E’ stata pubblicata da poco “Psychic Harmony”, una bomba tutta da ballare pubblicata da Apogee Music / Jaywork Music Group. L’hanno creata Luca Antolini e E-Rave.
Psychic Harmony
A metà tra Acid e Techno, non dà respiro: sia nel Folual Mix, curato da Luca Folual sia nell’Apogee mix. Il ritmo è forte, ma non mancano suggestioni melodiche e soprattutto armoniche e sonore, per un brano davvero riuscito.
“Ho sempre avuto nel cuore questa melodia degli anni ’90 , ho sempre pensato di riproporla rivisitata, ma non era facile toccare un tale capolavoro”, spiega Luca Antolini. “Poi il destino mi ha unito con un partner eccezionale come Alessandro Bianchi (E-Rave) e con la sua maestria in studio, tutto è diventato più facile e incoraggiante.
Alessandro è un grande musicista e tecnico del suono davvero capace. Siamo soddisfatti entrambi di questa produzione”.
E come sono nati i nuovi due remix, Folual Mix e Apogee Mix?
“Volevamo fare una traccia che poteva essere sia per il dancefloor ma anche facilmente ascoltabile, ad esempio in auto… Una versione è più da ascolto, l’altra, più energica e cattivella è invece concepita per le piste techno”.
FOLUAL
Insomma, un brano che mette insieme diversi tipi di sonorità e possibilità di ascolto…
“Elementi di musica acid ‘classica’ ed un’estetica decisamente vicina alla techno contemporanea. ‘Psychic Harmony’, con i suoi accordi che scendono, mette insieme l’elettronica più pura, ma non è certo un brano difficile da ascoltare fuori dai club… O almeno, questo era il nostro obiettivo”.
Apogee Music e Jaywork Music Group sono due realtà musicali di successo. In che modo possono collaborare?
Lo stiamo facendo nel massimo rispetto e anche in amicizia, con serietà e umiltà.
La carriera è un punto di vista, o forse un punto di arrivo… non saprei rispondere, preferisco sapere qualcosa dalla gente.
Cosa fa la differenza quando si sceglie di fare il dj?
Fare il dj secondo me è quasi una cosa innata, vuole dire trasmettere e sopratutto fare divertire la gente. Ci vogliono passione e cuore… non importa quanto sei importante.
Come vedi la scena musicale in questo periodo?
Sempre positiva ma forse troppe produzioni di ogni genere… Tutto questo ci insegna che il troppo stroppia.
C’è qualche giovane artista (dj, cantante, produttore, artista) che vuoi segnalarci?
Ce ne sono tanti ma non amo fare nomi. Di sicuro dimenticherei di citarne alcuni.
Preferisco dire che sento spesso talenti, giovani e non.
Jaywork Music: l’alleato perfetto per far decollare la tua carriera musicale 🎧🔥
Se sei un produttore di musica dance e vuoi far conoscere il tuo talento al mondo, Jaywork Music è la scelta giusta. Con servizi di promozione a 360 gradi, playlist personalizzate su Spotify, stampa su richiesta di CD e vinili e tanto altro ancora, Jaywork Music ti offre tutto ciò di cui hai bisogno per far decollare la tua carriera musicale.
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Conclusioni
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Luca Peruzzi è un dj e produttore con una carriera che risale ai primi anni ’80. Nel corso degli anni ha maturato una notevole esperienza nella scena musicale, diventando una figura rispettata e apprezzata nel settore. Dal 1990 ha iniziato ad impegnarsi anche come produttore musicale, creando brani originali e remix per numerosi artisti. Attualmente, è socio ed A&R di Jaywork Music, etichetta discografica che ha lanciato molti talenti emergenti. Inoltre, collabora come speaker e dj per Radio WoW. Luca continua a esibirsi nelle consolle delle migliori realtà in Veneto ed Emilia, dimostrando la sua passione e dedizione per la musica a 360 gradi.
Luca Peruzzi – Vibe / Atomika Records
Le tue radici musicali sono varie e affondano nel passato. L’anagrafica non può essere smentita.
“Nasco come dj con la Disco e il funky di fine anni ’70. Direi che quelle sonorità mi sono rimaste nella pelle. Tuttavia, le mille esperienze nel campo musicale mi hanno fatto amare tanti generi compreso il rock e la new wave dei primi ’80. E poi è arrivato l’amore definitivo con la nascita della musica house”.
Come è nato “Vibe”?
“Era da tempo che avevo in pentola questo sample e credo che in questo momento si sposi perfettamente con i suoni che mi piace proporre durante le mie serate. Il suono è decisamente House e il facile sample latin lo fa diventare sicuramente anche radiofonico”.
Cosa pensi della AI nella produzione musicale?
“Siamo agli albori di queste nuove tecnologie, credo che condizioneranno in futuro ogni ambito della vita lavorativa, la mia preoccupazione è che appiattiscano ancora di più la creatività”.
Viviamo un periodo molto energico per quanto riguarda le discoteche.
“Le nuove generazioni che hanno scoperto i locali ed i club hanno portato nuova linfa e nuove energie ma anche l’esigenza di un nuovo modo di come impostare i dj set”.
In questi quasi 30 anni di produzioni hai avuto la fortuna di poter sperimentare tanti generi e di collaborare con tantissimi professionisti.
“Sicuramente ho sempre cercato di portare la mia esperienza come dj in quello che ho poi creato in studio. I miei riferimenti musicali sono veramente a 360 gradi ma devo dire che mi piace pescare molto le melodie dal passato”.
Un Luca Peruzzi a 360° e a tutto “Vibe”
Stiamo vivendo anche un periodo interlocutorio.
“Difficile sentire qualche cosa che emerge in maniera dirompente, sembra che tutti i top producer cerchino di andare sul sicuro. Ma questi periodi sono sempre esistiti, nel corso della storia della musica elettronica dance, e di solito, alla fine di questi, esplode qualche nuovo fenomeno”. Ha più volte detto che Guetta è sempre un passo avanti a tutti.
“Forse anche perché ha la fortuna di collaborare con tantissime persone. Mi piace la sua visione aperta. Seguo con molto interesse le produzioni di Hugel e di BZRP, che riescono a dare ai locali un mood decisamente positivo”.
Quale esperienza porta la radiofonia nelle tue produzioni musicali?
“Radio WoW è al momento fondamentale per me e le mie serate, mi permette di rimanere sempre molto aggiornato sulle nuove tendenze e sui gusti dei ragazzi che sono in continuo mutamento”.
Il termine dance non è diventato troppo stretto per racchiudere il modo di intendere la musica delle nuove generazioni?
“Se pensiamo alla dance come genere ristretto credo di sì. Ma se intendiamo la dance aperta a vari generi, direi che lo spazio per emozionare i ragazzi ci sia ancora. La cosa che mi piace moltissimo in questo momento è che la musica non ha più una data di scadenza. Oggi possiamo vedere giovanissimi che ballano ‘Gimme Gimme Gimme’ degli Abba o che cantano sulle note di ‘Maledetta Primavera’ per poi esplodere sul drop di Fisher. Ecco, secondo me questa è la dance odierna: un insieme di emozioni che si fondono per divertire”.
Un Luca Peruzzi a 360° e a tutto “Vibe”
Luca Peruzzi è un dj e produttore con una carriera che risale ai primi anni ’80. Nel corso degli anni ha maturato una notevole esperienza nella scena musicale, diventando una figura rispettata e apprezzata nel settore. Dal 1990 ha iniziato ad impegnarsi anche come produttore musicale, creando brani originali e remix per numerosi artisti. Attualmente, è socio ed A&R di Jaywork Music, etichetta discografica che ha lanciato molti talenti emergenti. Inoltre, collabora come speaker e dj per Radio WoW. Luca continua a esibirsi nelle consolle delle migliori realtà in Veneto ed Emilia, dimostrando la sua passione e dedizione per la musica a 360 gradi.
Le tue radici musicali sono varie e affondano nel passato. L’anagrafica non può essere smentita.
“Nasco come dj con la Disco e il funky di fine anni ’70. Direi che quelle sonorità mi sono rimaste nella pelle. Tuttavia, le mille esperienze nel campo musicale mi hanno fatto amare tanti generi compreso il rock e la new wave dei primi ’80. E poi è arrivato l’amore definitivo con la nascita della musica house”.
Come è nato “Vibe?
“Era da tempo che avevo in pentola questo sample e credo che in questo momento si sposi perfettamente con i suoni che mi piace proporre durante le mie serate. Il suono è decisamente House e il facile sample latin lo fa diventare sicuramente anche radiofonico”.
Cosa pensi della AI nella produzione musicale?
“Siamo agli albori di queste nuove tecnologie, credo che condizioneranno in futuro ogni ambito della vita lavorativa, la mia preoccupazione è che appiattiscano ancora di più la creatività”.
Viviamo un periodo molto energico per quanto riguarda le discoteche.
“Le nuove generazioni che hanno scoperto i locali ed i club hanno portato nuova linfa e nuove energie ma anche l’esigenza di un nuovo modo di come impostare i dj set”.
In questi quasi 30 anni di produzioni hai avuto la fortuna di poter sperimentare tanti generi e di collaborare con tantissimi professionisti.
“Sicuramente ho sempre cercato di portare la mia esperienza come dj in quello che ho poi creato in studio. I miei riferimenti musicali sono veramente a 360 gradi ma devo dire che mi piace pescare molto le melodie dal passato”.
Stiamo vivendo anche un periodo interlocutorio.
“Difficile sentire qualche cosa che emerge in maniera dirompente, sembra che tutti i top producer cerchino di andare sul sicuro. Ma questi periodi sono sempre esistiti, nel corso della storia della musica elettronica dance, e di solito, alla fine di questi, esplode qualche nuovo fenomeno”. Ha più volte detto che Guetta è sempre un passo avanti a tutti.
“Forse anche perché ha la fortuna di collaborare con tantissime persone. Mi piace la sua visione aperta. Seguo con molto interesse le produzioni di Hugel e di BZRP, che riescono a dare ai locali un mood decisamente positivo”.
Quale esperienza porta la radiofonia nelle tue produzioni musicali?
“Radio WoW è al momento fondamentale per me e le mie serate, mi permette di rimanere sempre molto aggiornato sulle nuove tendenze e sui gusti dei ragazzi che sono in continuo mutamento”.
Il termine dance non è diventato troppo stretto per racchiudere il modo di intendere la musica delle nuove generazioni?
“Se pensiamo alla dance come genere ristretto credo di sì. Ma se intendiamo la dance aperta a vari generi, direi che lo spazio per emozionare i ragazzi ci sia ancora. La cosa che mi piace moltissimo in questo momento è che la musica non ha più una data di scadenza. Oggi possiamo vedere giovanissimi che ballano ‘Gimme Gimme Gimme’ degli Abba o che cantano sulle note di ‘Maledetta Primavera’ per poi esplodere sul drop di Fisher. Ecco, secondo me questa è la dance odierna: un insieme di emozioni che si fondono per divertire”.
Con la regia di Valentina Bertani, “La Timidezza delle Chiome”, è stato presentato nella Sezione Notti Veneziane delle Giornate degli Autori alla 79a Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ed è un film molto intenso.
Quando la scuola finisce e comincia l’età adulta, Benjamin e Joshua Israel, due gemelli omozigoti di origine ebraica, iniziano a sentirsi oppressi.
Mentre amici e compagni di classe pianificano una nuova vita, loro non riescono a immaginare il futuro.
Tra gli editori delle musiche del film, anch’esse molto particolari, c’è Jaywork, il Music Group coordinato Luca Peruzzi e Luca Facchini.
E’ un altro passo importante per una realtà nata per mettere insieme il meglio delle energie della scena italiana ed internazionale.
Da sempre il cinema segna tendenze musicali e regala brani che restano nel cuore di tutti noi.
E proprio la sala e i film rappresentano un ottimo canale per far ascoltare la propria musica anche per i tanti talenti musicali con cui Jaywork Music Group collabora.
Satisfied, il nuovo singolo di Bibbi DeeJay Feat Thir13een su Atomika Records
Satisfied – Bibbi DeeJay
Jaywork Music attraverso le sue etichette discografiche dà spazio a tanti nuovi talenti, italiani e non solo.
Questa realtà curata da Luca Facchini e Luca Peruzzi è proiettata nel futuro ed alla costante ricerca di contenuti innovativi. Tra le diverse sub label di Jaywork c’è spazio per vari tipi di musica: dall’italiana ad ogni genere di musica dance (dalla house alla techno, c’è tutto!).
“Se siete dei produttori e state cercando un etichetta discografica sempre in evoluzione, Jaywork è la vostra scelta migliore”,
raccontano Luca Facchini e Luca Peruzzi.
Satisfied, il nuovo singolo di Bibbi DeeJay
Tra i tanti talenti fatti crescere da Jaywork ecco Bibbi Deejay, che su Atomika, una delle label del gruppo ha appena pubblicato “Satisfied”, un treno house da pista perfetto per muoversi a tempo senza respiro.
Bibbi Deejay è da anni un professionista del sound, soprattutto in ambito tech house.” ‘Satisfied’ nasce da ciò che sono stati i miei precedenti tre singoli”, racconta Bibbi Deejay.
“La voce è quella di Thir13een, un artista ormai piuttosto noto che ha una voce davvero notevole. E’ un artista di madrelingua inglese in cui credo molto”.
Ecco poi come Bibbi Deejay racconta la sua esperienza con Jaywork:“Sono certo che si sente forte l’impegno che c’è dietro un progetto di questo tipo. E’ grande la passione che gli è stata dedicata. L’obiettivo, è come sempre raggiungere un successo, che non è mai scontato… e poter ascoltare ‘Satisfied”, chissà sulle piattaforme e sulle radio, sia nazionali sia internazionali, oppure nei locali nel dj set di qualche collega, sarà davvero molto emozionante”.
Mondiali di Calcio 2022 Assieme agli Atomici con il loro nuovo singolo Top Player.
La nostra Nazionale non è ai Mondiali neanche questa volta ? Nessun problema … ci pensano gli Atomici.
Dopo dieci anni tornano gli zii del reggaeton italiano ed è subito festa.
Atomici – Top Player
L’idea del brano è nata un po’ per gioco
Una traccia grezza dove echeggia un coro da stadio, dove chiudendo gli occhi ti ritrovi in mezzo alla curva tra odori, colori, la passione per il calcio, ed un’energia pazzesca.
Noi ATOMICI abbiamo passato l’infanzia tra campetti di calcio improvvisati e campi sportivi di livello agonistico e questo brano ci ha fatto tornare un po’ a quei tempi lontani, ma sempre attuali.
Guardando generazioni giocare e vivere il tifo di una città con i propri colori.
In studio quel giorno ci siamo chiesti: “Perché’ non fare un pezzo sul Calcio e sull’essere un “TOP PLAYER” nel gioco ma anche nel quotidiano?”
Con un Mondiale alle porte abbiamo deciso di fare un pezzo corale,
da stadio, che unisca tutte le età per lo sport più amato nel mondo!
Il lavoro in studio, come sempre, è divertente, ti immedesimi in ogni parola, in ogni suono e Daniele Soriani, con Gianrico Leoni sono come un centrocampo ermetico, pieni di idee e offrono assist precisi. Noi Atomici facciamo gli attaccanti di razza italo-brasiliani e sottoporta non dobbiamo sbagliare.
E la difesa? LA difesa è in mano alla JAYWORK MUSIC, quindi la squadra è TOP!
Con una squadra così, registrata la traccia, è stato facile immaginare il videoclip: abbiamo avuto la fortuna di essere ospiti del “DVNE BEACH CLUB” (RIOTORTO -LI) e grazie al supporto di Stefano Sapori (drone man) e la fotografa e scenografa Dunia Oddone, abbiamo arricchito la traccia con un video che farà saltare tutta la curva! Palla al centro!
José Raimundo Capitani e Daniele Greco (alias BK) sono gli Atomici.
Mondiali di Calcio 2022 Assieme agli Atomici
Come l’inizio di alcune barzellette, c’è un italo-brasiliano e un italo-pugliese che si incontrano in Toscana proprio tra Livorno e Pisa. Come inizio non è male!
Gli Atomici
Il duo nasce nell’inverno 2004, dopo la classica gavetta da solisti. Passo dopo passo, serata dopo serata sono riusciti a essere definiti “esplosivi” proprio grazie al loro sound e alla loro energia, che li porterà a prendersi di diritto il nome ATOMICI.
Il loro stile varia tra Hip Hop, Reggaeton italiano e attraversa melodie R’n’b, ma sempre in cerca di sonorità nuove per creare la propria identità musicale. Nell’estate 2005, dopo la vittoria di una borsa di studio al “Festival del Tirreno”, il duo parte con un progetto più concreto che li porterà in studio di registrazione.
Da qui escono i primi singoli “Muovi quel sedere” e “Il Kamaleonte” che anticipano l’uscita del loro primo album “RAP FOR PEACE” nel 2007. Parte il primo tour radio e live che coinvolge gli Atomici anche come vocalist negli eventi Hip hop e in manifestazioni importanti, incrementando di esperienza e consensi sulla scena.
Nel 2009 il duo pubblica il secondo album “GOOD” e grazie al brano “GUSTATELO” (reggaeton italiano) approdano alla fase finale del “Festival di Castrocaro” nel 2010 in diretta su RAIUNO: terzi classificati, ma usciti vincitori da una rassegna importante che ha dato loro modo di poter lanciarsi più in alto.
Grazie alla visibilità ottenuta a Castrocaro, gli Atomici partecipano a due tappe del “RADIO BRUNO ESTATE TOUR” aggiudicandosi il premio di “Gruppo Rivelazione” nel contest “Fammi sentire la voce” nella tappa finale di Reggio Emilia e come ospiti al “Festival di Solarolo” (Ravenna) e a Riccione per le selezioni di Miss Italia.
Il duo si rende indipendente e sull’onda dell’entusiasmo prosegue un lungo tour dalla Toscana all’Emilia Romagna, dalla Puglia alla Sicilia, fino alla tappa estera in Macedonia(MK), fino al 2013, anno nel quale esce il loro terzo attesissimo album “FUORI DAL BUNKER” che enfatizza le sonorità sempre ricercate, regalando diversi tormentoni estivi, tra i quali “MUEVELO REMIX” con la collaborazione del “Papa’ del Reggaeton” David Ferrari (Lui è il Papà, gli Atomici sono gli zii del reggaeton italiano come precursori del genere, ad oggi ben affermato).
Nel 2021-2022, in un periodo tosto, riparte un nuovo progetto e gli Atomici sono tornati, risvegliando sia la curiosità nostalgica della “vecchia guardia” cresciuta con loro, ma anche per stimolare le “generazioni Z” attuali.
Gli Atomici
Mondiali di Calcio 2022 Assieme agli Atomici
Grazie ai produttori Daniele Soriani e Gianrico Leoni e l’etichetta JAYWORK MUSIC capitanata da Luca Facchini e Luca Peruzzi, il duo esce inizialmente con featuring dance (DINERO) e successivamente con il brano “TI MANDO A FARE IN COOL”.
Ora è arrivato il momento del nuovo singolo “TOP PLAYER”, un brano che ci terrà compagnia per il periodo Mondiale e calcistico a 360°.
D:Side, label di Jaywork Music Group che propone techno, trance e new dream, dopo gli ottimi risultati raggiunti dalla prima compilation, presenta “D:Side Dream Parade Vol. 2“.
La compilation, già disponibile in pre order su Beatport a questo link :
Dal 30 settembre è disponibile anche come cd, proprio come il primo volume.
E’ una selezione perfetta per muoversi a tempo e/o con la mente di ben 16 tracce curata anche questa volta da Sammy Love con una bonus track d’eccezione, ovvero “Heart Is On Fire” di Lisa Desormeaux.
LISA DESORMEAUX
I ritmi a volte sono piuttosto alti, come ad esempio in “Dreaming” di Max.On e pure in un brano firmato da Franky Gada & Dream Boutique, ovvero “Ladyva”: ma in tutte o quasi le tracce selezionate da Sammy Love c’è anche un bel po’ di melodia e non mancano mai armonie che fanno sognare.
Tra “Innocent”, una vera canzone firmata da Roby B e Sara Voice, che apre la selezione di
D:Side Dream Parade Vol. 2 e la già citata “Heart Is On Fire” di Lisa Desormeaux, il brano che chiude la compilation, il livello musicale è decisamente alto.
Puoi acquistare il CD D:SIDE Dream Parade Vol. 1 & 2 a prezzo Speciale – Scrivi a info@jaywork.com
Perché come il primo volume, anche il secondo cd della serie D:Side Dream Parade è perfetto per chiunque voglia ascoltare musica che mentre fa ballare fa battere forte il cuore, in tutti i suoi colori.
Jaywork Music Group, che tra le altre pubblica le produzioni D:Side, è presente ed attiva sul mercato discografico dal 1998. Dal 2011 Luca Facchini, dj e produttore, ha acquisito il marchio e tutto il catalogo trasferendolo a Ferrara per proseguirne l’attività discografica.
Dal 2018 Luca Peruzzi diventa A&R delle Label di Jaywork e gestisce il gruppo con Luca Facchini.
Jaywork Music vanta all’attivo la produzione di numerose Hit tra le quali il progetto “2Black” con la notissima “Waves of Luv“, che ricalca il grande successo del brano musicale “In alto mare” di Loredana Bertè.
Jaywork Music attraverso le sue etichette discografiche si propone di dare spazio e scoprire nuovi talenti emergenti in Italia e non solo, essendo proiettata nel futuro ed alla costante ricerca di contenuti innovativi.
Jaywork Music dispone di numerose Sub-Labels che abbracciano vari generi e stili musicali, dalla musica Italiana alla musica Dance.
“Se siete dei produttori e state cercando un etichetta discografica sempre in evoluzione, Jaywork è la vostra scelta migliore”,
Promo Pool per DJ – Top 10 , in questo articolo tutto ciò che devi sapere sui migliori Promo Pool del 2022.
Alla fine, saprai per certo quale vuoi provare.
Cosa sono i Promo Pool per DJ?
Progettati principalmente per i DJ professionisti, i DJ record pool sono servizi in abbonamento che offrono download illimitati di MP3 per un importo mensile, trimestrale o annuale stabilito.
Oltre a contenere enormi cataloghi di musica, i pool di DJ ricevono regolarmente nuovi brani da produttori musicali ed etichette discografiche (grandi e piccole), offrendo ai DJ l’accesso esclusivo a brani promozionali che nessun altro possiede. In cambio, il proprietario del copyright ottiene essenzialmente la promozione della propria musica gratuitamente.
Per chi sono i DJ Pools?
I Promo Pool per Dj soddisfano tutti i DJ, molti di loro contengono le ultime classifiche musicali, mentre archiviano anche i cataloghi arretrati dei decenni precedenti.
Tieni presente, tuttavia, che questi servizi non sono aperti a chiunque e spesso dovrai dimostrare il tuo status di DJ prima di poterti unire.
Perché usare un Promo Pool per DJ ?
Oltre alle modifiche “DJ friendly”, i pool di DJ sono pieni di remix alternativi che non troverai su altri siti di download. Che si tratti di versioni introduttive estese, versioni finali, bootleg, mashup, versioni pulite ed esplicite, è qui che le troverai.
A seconda del servizio, puoi anche aspettarti tonnellate di utili strumenti per DJ come acapellas, campioni e DJ drop, tutti come parte del tuo abbonamento.
Questi sono senza dubbio i 10 migliori Promo Pool per DJ nel 2022!
1. BPM Supreme
PROMO DJ POOL – BPM SUPREME
Promo Pool DJ – Top 10 – Uno dei migliori pool di DJ in circolazione, e probabilmente il più noto, è BPM Supreme, con sede negli Stati Uniti.
BPM Supreme è ciò che potresti descrivere come un paradiso per i DJ “All in One”.
In altre parole, è un’ottima opzione per la maggior parte dei tipi di DJ; DJ di club commerciali ed eventi speciali, ecc. Oltre ad essere un’ottima fonte per nuove uscite e versioni esclusive, hanno anche tonnellate di classici in generi come Hip Hop, Elettronica, Pop, Alternativa e altro .
Il loro sito Web ha un’interfaccia utente bella e pulita, una navigazione semplice e una solida funzionalità di ricerca; ricerca per genere, versione, chiave, BPM o pertinenza.
Gli MP3 di alta qualità di BPM Supreme (320kbs) possono anche essere facilmente esportati nelle principali applicazioni software per DJ come Serato, rekordbox, Traktor e Virtual DJ.
Tieni presente che l’accesso alle funzionalità nell’app varia a seconda del livello di abbonamento
Inoltre, BPM ha anche una libreria di campioni separata per la quale i produttori possono acquistare crediti, chiamata BPM Create. Questo ti dà accesso a tutti i tipi di campioni e pacchetti di suoni.
Come BPM Supreme, ZIPDJ ha anche un enorme database che viene aggiornato quotidianamente.
Anche se non è sicuramente il più economico, è uno dei migliori pool di DJ per la musica elettronica e molti direbbero il miglior pool di DJ per la musica house.
Collaborano con oltre 2000 etichette discografiche, tra cui Ultra Music e Ministry of Sound (e anche Jaywork) ; il che significa che non mancano tracce promozionali esclusive.
ZIPDJ vanta il più grande catalogo elettronico di qualsiasi DJ Pool, con oltre 60 generi e oltre 300.000 brani tra Dance, House, Hip-Hop, R&B, Pop (inclusa la Top 40) e Latin.
Il sito Web è di nuovo bello e pulito, con pagine facili da navigare, scegliendo tra le nuove versioni, i migliori download, le classifiche di tendenza, le classifiche migliori e i pacchetti ZIPDJ.
L’interfaccia ha anche una funzione di ricerca più completa, con la possibilità di filtrare per traccia, artista, genere, etichetta, chiave o BPM. Hai anche la possibilità di creare playlist ed esportare brani nelle principali applicazioni software per DJ come rekordbox, Serato, Virtual DJ e Traktor, ecc.
Promo Pool DJ – Top 10 – Digital DJ Pool contiene oltre 150.000 tracce in più di 40 generi. Non solo sono tra i più economici, ma hanno anche una delle migliori app mobili, oltre all’accesso a una rete/comunità di DJ all’interno della piattaforma.
Alcuni dei loro generi principali includono Elettronica, Hip Hop e R&B, House, Trap & Dubstep, Pop e Caribbean.
Digital DJ Pool è una delle poche pool di DJ che ha una rete DJ integrata (o un aspetto sociale). Ciò ti consente di seguire altri DJ, etichette e artisti e anche di creare un feed musicale personalizzato; ricevere notifiche dalla tua rete.
Il sito ha un’interfaccia utente pulita e facile da navigare, con un’eccellente funzione di ricerca che puoi filtrare per genere, BPM e chiave. Inoltre, ogni file (MP3 di alta qualità di serie) è chiaramente etichettato per artista, titolo, versione e genere.
Digital DJ Pool ha anche classifiche aggiornate quotidianamente insieme a playlist pre-curate, anche se tieni presente che le versioni radiofoniche sono un po’ carenti, così come il loro catalogo arretrato.
Un pool di DJ meno noto e un’altra fantastica opzione all-in-one è la società canadese Crate Connect.
Con oltre 100 diversi sottogeneri, Crate Connect ha un impressionante catalogo arretrato rispetto alla maggior parte dei pool di DJ e anche un prezzo molto ragionevole!
Sebbene il sito Web possa sembrare piuttosto semplice sul front-end, una volta effettuata la registrazione, l’interfaccia utente è bella e semplice, offrendo una pratica funzione di ricerca/filtro; ordinando per genere, BPM, chiave, artista e titolo o anno.
Per quanto riguarda le versioni dei brani e gli strumenti per DJ, Crate Connect fornisce varie esclusive modifiche introduttivi (versioni radio e club), remix e anche transizioni. Inoltre, oltre ai file MP3 da 320 kb, offrono anche il formato di file WAV non compresso, che è un altro buon punto di forza.
A differenza di altri pool di DJ, non rimuovono nemmeno le tracce dal loro database, quindi potresti segnare uno o due classici difficili da trovare. Per quanto riguarda i “decenni”, il loro catalogo risale agli anni ’70 e generalmente sono buoni anche per le versioni mainstream.
Promo Pool DJ – Top 10 – Essendo in circolazione dal 2000 il pool di dischi di DJCity è uno dei più noti del settore.
Con oltre 100 diversi sottogeneri, alcuni dei loro generi principali includono Hip Hop, House, Pop, Trap/Twerk, Latin, R&B, Reggae e Afrobeats/Dancehall.
Sebbene DJCity non abbia il catalogo più ampio rispetto ad altri pool di DJ, non mancano le uscite esclusive provenienti dal loro team interno di remixer e produttori. Questo è probabilmente uno dei loro maggiori punti di forza: vantare brani che “non troverai da nessun’altra parte su Internet”.
Come ti aspetteresti da uno dei più grandi pool di DJ, hanno anche playlist curate professionalmente.
Dato che non è in evidenza, DJCity probabilmente non sarebbe tra i contendenti più forti per la musica elettronica underground o per i cataloghi arretrati mainstream. Tuttavia, si distingue come una delle migliori raccolte per DJ per l’hip hop.
Promo Pool DJ – Top 10 – Un altro buon pool di dischi all-in-one per DJ è MyMP3Pool.
Questi ragazzi hanno una grandezza del database più che adeguata, con una vasta selezione di sottogeneri.
Dal punto di vista del prezzo, è almeno il 50% in meno rispetto ai piani professionali dei principali concorrenti, quindi vale sicuramente la pena considerare questo promo Pool.
MyMP3Pool ha un sito Web pulito e un’esperienza di navigazione piacevole, con quasi 200.000 tracce nel database in 300 diversi sottogeneri.
Come con altri pool di DJ, ottengono pubblicazioni promozionali da etichette discografiche principali e indipendenti, fornendo ai loro utenti esclusive e pre-release.
Hanno anche una varietà di playlist curate messe insieme da DJ professionisti, inoltre puoi crearne di tue, ovviamente.
La funzione di ricerca ha la capacità di filtrare per “versione”, BPM o chiave e hanno anche i propri grafici che puoi consultare.
Per quanto riguarda le versioni delle tracce, hai strumentali ,remix, versioni radiofoniche, accappelle e altro.
Simile a BPM Supreme, puoi registrarti gratuitamente e ottenere l’accesso completo al sito per dare un’occhiata (solo anteprime di 30 tracce, nessun download). Questo dovrebbe darti una buona idea se vuoi provarlo. Altre caratteristiche interessanti includono suggerimenti di mixaggio armonico e grafica adeguata sui file musicali.
Ancora un’altra opzione all-in-one è Digital Music Pool, o “DMP” (da non confondere con Digital DJ Pool, che è il numero 3 in questo elenco). DMP si posiziona come “uno dei preferiti dai DJ di mix-show radiofonici, festival .
Con prezzi simili a DJCity e BPM Supreme (sul piano premium), l’azienda americana porta la top 40 mainstream, EDM, Hip Hop, tech house e molto altro.
Il team di Digital Music Pool carica quotidianamente nuovi brani, offrendo agli abbonati download illimitati/file MP3 di alta qualità a 320 kbps.
Gli utenti hanno accesso ad acappelle, remix e modifiche esclusivi, per non parlare delle prime versioni dei loro partner e artisti dell’etichetta.
Anche la funzione di ricerca fa il suo lavoro: offre la possibilità di ordinare per genere, esclusive o migliori download. In alternativa, puoi sfogliare le nuove versioni di DMP, le “scelte esclusive del sito”, le “10 migliori scelte dei DJ” o le “top 40 classifiche statunitensi e mondiali”.
Promo Pool DJ – Top 10 – Uno dei pool di DJ più longevi, in circolazione dal 1999, è Direct Music Service (DMS).
È utile per cataloghi arretrati di musica, catalogo, versioni alternative e strumenti per DJ unici.
Con una vasta gamma di generi, probabilmente diremmo che è più adatto ai DJ di club commerciali, forse quelli con una propensione all’Hip Hop e all’R&B rispetto ai generi elettronici.
È anche uno dei più costosi.
Come con altri pool di DJ nel nostro elenco, Direct Music Service offre modifiche e remix esclusivi che non troverai da nessun’altra parte.
Oltre alle introduzioni adatte ai DJ, vantano di tutto, da re-drum dal suono naturale, brevi montaggi, uscite accappella, strumenti DJ alternativi, campioni, loop, montaggi pubblicitari, transizioni e altro ancora.
Il sito Web e l’esperienza utente sono un po’ datati, per non dire altro, e probabilmente ti aspetteresti di più a questo prezzo.
Potresti essere interessato a sapere che DMS è supportato e utilizzato regolarmente da leader del settore come Lil Jon, Z-Trip, Jazzy Jeff e Mixmaster Mike.
Fondato nel 1985, iDJ Pool è il pool musicale più longevo per DJ. Probabilmente è adatto per un DJ da matrimonio simili.
I generi più completi all’interno di iDJ Pool sono definiti come Dance, Urban, Rock, Pop, Country, AC, Christian, Gospel e Jazz/Holiday.
Hanno sicuramente uno dei migliori cataloghi arretrati di classici, con alcuni dei loro cataloghi ordinati per occasioni come matrimoni, compleanni e anniversari.
Le versioni includono modifiche intro e outro per DJ, remix, e altro ancora.
L’estate appena iniziata ha segnato il ritorno a pieno regime delle attività per la musica dal vivo: la ripresa del settore live non ha riguardato solo i musicisti, ma anche i DJ, categoria che – tra quelle interessate dallo stop alle pubbliche esibizioni imposte per arginare il diffondersi della pandemia – è stata senza dubbio la più colpita.
DJ Set Come essere in regola
Quella dei DJ set è una pratica che, soprattutto negli ultimi anni, grazie alle nuove soluzioni offerte dal settore pro audio sta interessando non solo i grandi club deputati a ospitare gli assi della consolle internazionali, ma – proprio come i concerti – tutti gli spazi dedicati alla socialità, dai circoli ricreativi alle feste private, passando per locali pubblici come pub, ristoranti, stabilimenti balneari e circoli sportivi fino alle feste private. In tanti, soprattutto tra i giovanissimi, si stanno cimentando nell’attività di disc jockey, chi per passione chi con la speranza di farlo diventare, prima o poi, un vero lavoro. Attenzione, però, perché una consolle, un impianto audio e tanta buona musica non sono gli unici dettagli a cui deve badare un DJ: ecco, di seguito, una serie di FAQ curate da SCF – società che in Italia gestisce la raccolta e la distribuzione dei compensi dovuti ai produttori discografici per l’utilizzo in pubblico di musica registrata – per organizzare il vostro DJ set a norma di legge.
DJ SET E LICENZE COME ESSERE IN REGOLA
1) quali licenze sono necessarie perché un DJ set sia a norma di legge?
Per svolgere l’attività di Deejay, anche con natura occasionale, occorre acquisire la licenza per la “copia tecnica”, ossia la riproduzione dei brani che si andranno a suonare durante il dj-set sui propri device e archivi di memoria.
2) Dove è possibile ottenere la licenza? Quanto costa?
La licenza può essere acquisita on-line sul sito SIAE all’indirizzo www.siae.it e presso tutti gli sportelli SIAE attivi sul territorio; il compenso annuo complessivo è di 279€ (oltre IVA) di cui 199€ per diritti d’autore (SIAE) e 80€ per diritti connessi (SCF).
3) Per quanto tempo si resta coperti dall’acquisizione della licenza?
La licenza ha durata dalla data di sottoscrizione e fino al 31 dicembre dello stesso anno.
4) anche i diritti connessi? Cosa sono?
I diritti connessi sono i diritti che spettano alle case discografiche e agli artisti interpreti ed esecutori per lo sfruttamento economico dell’opera registrata su supporto fisico o digitale (interpretazione eseguita dall’artista grazie all’investimento e all’organizzazione imprenditoriale di un produttore). Sono quindi complementari al diritto d’autore che spetta ad autori, compositori ed editori per lo sfruttamento economico dell’opera dell’ingegno, intesa in senso astratto, così come immaginata e composta (la partitura musicale e/o il testo letterario). Per svolgere l’attività di deejay in piena regola occorre pertanto acquisire entrambe le licenze.
5) La licenza è necessaria nel caso in cui il DJ set si tenga nell’ambito di una festa privata ?
La licenza è sempre necessaria quando si presta l’attività di Deejay, a titolo gratuito od oneroso, occasionalmente o con carattere di professionalità, indipendentemente dalla location e dal contesto in cui il dj-set è organizzato.
6) La licenza è a carico del DJ o dell’organizzatore dell’evento?
DJ Set Come essere in regola
La licenza per la c.d. “copia tecnica” è a carico del DJ, che in difetto ne risponde personalmente; l’organizzatore dell’evento o il titolare del locale avrà invece l’onere di corrispondere i compensi, per diritto d’autore e diritti connessi, dovuti per la diffusione (c.d. comunicazione al pubblico) nell’ambito della serata.
7) Che rischi corre un DJ che venga trovato a esibirsi senza licenza? Chi può rilevare l’infrazione, e in che modo?
Ai sensi della legge sul diritto d’autore, l’esibizione di un Deejay in assenza della licenza “Diritti connessi” può essere sanzionata in sede civile, amministrativa e penale, qualora l’utilizzo avvenga a scopo di lucro. L’infrazione può essere rilevata anche dai pubblici ufficiali in occasione di controlli presso la sede dell’evento. Ai sensi della normativa vigente (art. 171 L.d.A e ss.) il fatto, commesso per uso non personale, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da Euro 2.582,00 a Euro 15.493,00.
Beatport, come personalizzare il profilo Artista e Label, qui trovi tutti i link per farlo velocemente e facilmente.
Che tu sia un Artista o l’A&R di una label elettronica devi gestire Beatport al meglio.
In questo periodo ci stanno arrivando tante richieste dai nostri Produttori su questo argomento.
Beatport / Label
La prima cosa da fare sicuramente riguarda la personalizzazione della tua pagina artista o dell’etichetta.
Qui trovi tutte le informazioni utili per sistemare il tuo profilo Artista / Label su Beatport.
Dovrai cominciare dalla verifica del tuo Profilo e poi lavorare sul tuo Personal Brand, immagine appropriata allo stile di musica che proponi, ricordati che l’immagine che proporrai dovrà riflettere esattamente il tuo stile musicale.
Creare una propria Identità visiva e ottimizzare la propria BIO (in Inglese) è molto importante.
Ogni artista dovrà creare un’immagine di 590×404 pixel e scrivere una biografia contenente (fino a) 2000 caratteri.
Verificato il tuo profilo artista dovrai collegarlo al tuo profilo utente (noto anche come profilo utente DJ o negozio Beatport) , in questo modo avrai in un unico posto tutte le tue releases e le tue Charts.
Per la musica è veramente un periodo molto particolare, nel momento in cui sembra tutto andare verso il web e la musica in formato liquido , ecco tornare alla ribalta CD e Vinili, per la prima volta in controtendenza rispetto agli ultimi anni, aumento della richiesta dei supporti fisici !
D:Side, label di Jaywork Music Group che propone techno, trance e new dream presenta la sua prima compilation su cd, “D:Side Dream Parade”
E’ una selezione da sogno di 16 tracce curata da Sammy Love con una bonus track firmata da Gianni Parrini. E’ un cd imperdibile per tutti gli appassionati della musica che ha fatto la storia. Perché la musica che ha fatto la storia è bella da ascoltare anche tramite un supporto, non solo in streaming. Il cd parte decisamente bene con Lamuh – “Phenix” in un remix edit a cura di Sammy Love & Enea Marchesini e si chiude appunto con “Celestial”, brano prodotto da Gianni Parrini e Ricky Galliano… nel mezzo, tanti brani da non perdere, ognuno con un ritmo appena un po’ diverso.
D:Side Dream Parade è perfetta per chiunque amici la musica che mentre fa ballare fa battere forte il cuore, in tutti i suoi colori.
Jaywork Music Group è presente ed attiva sul mercato discografico dal 1998. Dal 2011 Luca Facchini, dj e produttore, ha acquisito il marchio e tutto il catalogo trasferendolo a Ferrara per proseguirne l’attività discografica. Dal 2018 Luca Peruzzi diventa A&R delle Label di Jaywork e gestisce il gruppo con Luca Facchini. Jaywork Music vanta all’attivo la produzione di numerose Hit tra le quali il progetto “2Black” con la notissima “Waves of Luv”, che ricalca il grande successo del brano musicale “In alto mare” di Loredana Bertè.
Jaywork Music attraverso le sue etichette discografiche si propone di dare spazio e scoprire nuovi talenti emergenti in Italia e non solo, essendo proiettata nel futuro ed alla costante ricerca di contenuti innovativi. Jaywork Music dispone di numerose Sub-Labels che abbracciano vari generi e stili musicali, dalla musica Italiana alla musica Dance. “Se siete dei produttori e state cercando un etichetta discografica sempre in evoluzione, Jaywork è la vostra scelta migliore”, spiegano Luca Facchini e Luca Peruzzi.
Un’altro argomento che negli ultimi anni ha creato tante discussioni e purtroppo tanta confusione sia dal punto di vista musicale che dal punto di vista legale per la diffusione e l’uso di questi lavori.
Recentemente è aumentata esponenzialmente la possibilità tecnologica di lavorare e usare la musica e parti di essa nei modi più creativi e differenti e questo avvento della tecnologia ha preso in contropiede tutte le istituzioni storiche del governo della musica (Dalle Case Discografiche alle Società di Diritto D’Autore), che non sono riuscite ad arginare l’utilizzo di delle loro opere in maniera non ufficiale e autorizzata.
Ormai tutti gli appassionati di musica giovani e meno giovani sanno usare con facilità i programmi per creare e modificare brani per creare delle nuove tracce o stravolgere completamente quelle esistenti e l’avvento massiccio dei social anche a carattere musicale hanno permesso una diffusione di ogni tipo di lavoro anche (anzi quasi mai) non autorizzato dall’artista originale e dai proprietari del master stesso.
Tutto questo ha preso il via in maniera massiccia dall’arrivo della musica House e dalla metà degli anni ’80, infatti per la prima volta nella storia della musica in quegli anni venivano create tracce ex-novo partendo da campionamenti di brani vecchi o dall’utilizzo di voci esistenti , modificando completamente la tipologia ed il genere dei brani originali e, nella maggior parte delle volte, in piena PIRATERIA musicale, ovvero nessuno o pochissimi chiedevano il CLEARENCE (il permesso di utilizzare il campione originale), questo ha completamente stravolto le regole e tantissimi brani dell’epoca sono passati attraverso le Aule dei Tribunali per decidere chi doveva giovare dei proventi generati.
La Italo House dell’epoca è piena di esempi di questo tipo, dai Black Box con Ride on Time agli USURA con Open Your Mind, tanto per fare qualche esempio pratico.
Black Box – Ride On Time – Cover
Negli anni diciamo che la situazione è migliorata ed è stata maggiormente sottoposta a controllo infatti oggi le Case Discografiche degne di tale nome prima di far uscire una traccia contenente un campionamento preferiscono chiedere il permesso in anticipo.
Tutto questo per far capire che all’epoca venivano commercializzati ufficialmente dei brani che oggi sono considerati mashup o bootleg e che quindi non possono essere messi in vendita ma solo fatti circolare senza scopo di lucro.
Ma incominciamo a vedere nel dettaglio le differenze sostanziali:
REMIX
Il REMIX è un modo per dare al brano originale sonorità differenti per farlo conoscere in altri ambiti musicali.
Il REMIX viene solitamente commissionato dalla Label proprietaria del brano oppure direttamente dal produttore del brano stesso a DJ o produttori che si reputano interessanti per ampliare le Remix, possibilità di successo del brano.
Vengono fatti utilizzando alcune delle parti del brano originale , nel caso si tratti di una canzone solitamente viene utilizzata la parte vocale cambiandogli tutto l’arrangiamento, il REMIXER deve ricevere dal produttore tutte le parti, divise e prive di mastering, reputate interessanti per effettuare il lavoro.
Ogni tanto capita che un REMIX non autorizzato in precedenza ed inviato alla Casa Discografica del brano originale susciti interesse e venga pubblicato ufficialmente.
MASHUP
I MashUp hanno completamente cambiato il modo di proporre musica e di fare una serata all’interno dei locali e dei festival, ormai sono utilizzatissimi da tutti i DJ e ,alcuni creatori di mashup, sono divcntate delle vere e proprie star delle consolle avendo sfruttato al meglio questa opportunità tecnologica.
I geni assoluti del mashup made in Italy sono indubbiamente i Djs From Mars, il duo formato da Max Aqualuce e Luca Ventafunk, ma non si possono dimenticare RudeeJay, il gruppo DBMafia capitanati dal DJ Luke DB, Jack Mazzoni e per finire i For Minds con il mitico Sandro Murru assieme a Vincenzino, Umberto Balzanelli & Michelle.
DJs From Mars
Il MashUp si ottiene unendo due o più brani tra di loro sfuttandone le parti per creare un solo brano, solitamente vengono utilizzati parti di brani POP famosi insieme a parti strumentali di brani DANCE per rendere ballabili ed adatte ad ogni tipo di utilizzo canzoni che sarebbero difficilmente proponibili per il ballo. La cosa importante (a volte tralasciata da chi non conosce bene la musica) è che i brani utilizzati devono avere la stessa tonalità altrimenti il risultato diventa veramente fastidioso.
BOOTLEG
I bootleg sono bene o male sempre esistiti nella storia della musica, in passato erano dischi, stampati in maniera “pirata” e senza nessuna autorizzazione contenenti versioni inedite di brani oppure registrazioni live stampate e vendute senza che gli artisti originali ne sapessero nulla.
In ambito dance i primi BOOTLEG erano fatti in maniera molto semplice, solitamente veniva messa una base campionata sotto il brano originale.
A differenza dei MashUp, oggi i Bootleg sono dei remix non ufficiali di una traccia unica.
Sempre grazie alla tecnologia attualmente vengono fatti dei Bootleg che aggiungono all’originale non solo un semplice groove ma vanno anche a aggiungere parti di basso od altri strumenti all’arrangiamento.
MEDLEY
Per concludere chiariamo il concetto di MEDLEY.
Il MEDLEY nasce per unire in un unica traccia continuativa brani differenti dello stesso Artista o dello stesso Genere, il primo esempio che mi viene in mente è il Medley di “Capodanno” contenente una serie di brani Latino Americani in sequenza per il famosissimo DISCO SAMBA dei TWO MAN SOUND.
PENSATE CHE ANCHE NELL’EPOCA DI SPOTIFY IL “DISCO DEL TRENINO” risulta essere il più ascoltato nella prima notte dell’anno sul famoso portale di streaming.
Altri Medley famosi possono essere quello dei JIPSY KINGS e quello della colonna sonora di GREASE.
In tempi più recenti alcuni produttori, per vedere suonati i propri brani e avere un compenso dalla SIAE, producono inediti che poi vengono uniti a cover di brani famosi in modo da poter programmare sia il brano originale e conosciuto assieme alla propria creazione.
Solitamente questo metodo non ha molto di artistico ma viene usato per inserire nei bollettini di dichiarazione SIAE anche la propria opera che altrimenti in assenza del brano famoso non sarebbe stata programmata.
Per depositare correttamente un brano vi invito a leggere questo articolo
Intervista a Pascal Hendrick: una vita per la musica
Pascal Hendrick
Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con il dj belga Pascal Hendrick, professionista del mixer che ha una carriera di ben 35 anni.
Produce musica fin dal 1999 e tra i suoi mille successi possiamo citare almeno L.a work – Monotone (Serch & Pascal remix), un pezzo house classic supportato tra gli altri anche dai mitici Dimitri Vegas & Like Mike.
Oggi collabora con molto con la casa discografica italiana Jaywork Music Group, soprattutto (ma non solo) con Reworked, label specializzata in cover di qualità assoluta.
Reworked Music
Hai in serbo qualcosa di speciale per Reworked, la label che Jaywork dedica a nuove versioni di successi del passato?
Assolutamente sì! Ci saranno presto nuove cover new dance con il mio progetto Brooke Lee, mentre per One man sound le release riguarderanno di brani anni ’80 e ’90.
Lukulum è riservato a cover solari, mentre il progetto The man with the orange eyes è dedicato a cover synth wave. E’ veramente divertente lavorare su sonorità che ascoltavo sempre quando ero agli esordi come dj.
Continuo sempre a collaborare con tante label in giro per il mondo.
C’è sempre spazio per nuova musica di qualità. Il meglio deve ancora venire!
Intervista a Pascal Hendrick: una vita per la musica
Come hai iniziato a fare il dj?
Penso di essere sempre stato un dj, davvero!
Quando ero piccolo già giocavo con i vinili di mio nonno. Nell’adolescenza, sono subito diventato un fanatico delle discoteche.
Era in qualche modo ovvio succedesse.
E così, ho avuto la possibilità di diventare dj resident in un club del mio paese. Ci sono rimasto per ben dieci anni… e dopo, per vent’anni, mi sono esibito un altro club situato nella stessa strada. Oggi invece sono un freelance.
Ho avuto la possibilità recentemente la possibilità di di suonare ad un evento immenso, lo Zillion XXX ad Anversa (Belgio). C’erano ben 17.000 persone.
Lukulum
Come hai iniziato a produrre musica?
Ho iniziato a produrre perché come dj mi mi mancava il poter suonare le mie produzioni. Ne avevo in qualche modo bisogno.
Il mio primo vinile è uscito un bel po’ di anni fa, era il lontano 1991.
Mi sono appassionato davvero alla possibilità di poter produrre musica nel mio studio grazie a Phillip Dirix, un produttore belga che spesso è rimasto all’ombra dei grandi artisti.
Per me è una persona davvero speciale.
One Man Sound
Ho migliaia di idee, spesso sono il tempo che manca e la quantità limitata di release che è possibile programmare che mi trattengono.
Per questo gli ultimi due anni, a causa dell’impossibilità di esibirsi, sono stati molto produttivi.
Lorenzo Tiezzi intervista Techneck per AllaDiscoteca
Intervista a Techneck talento olandese tra techno e tech house. Abbiamo incontrato il dj producer olandese Jerry Gildbrandsen ovvero Techneck, che ha scelto questo nome perché faceva l’operaio specializzato in un’industria meccanica quando iniziò ad avere problemi al collo.
Techneck
Dopo gli esordi come dj al party Kortsluiting è pian piano cresciuto come produttore, grazie anche ad una serie di radioshow molto amati.
Tra le label con cui Techneck pubblica musica più spesso c’è l’italiana Jaywork Music Group, l’universo musicale oggi gestito da Luca Peruzzi e Luca Facchini. “Il mio obiettivo è, far sentire forte la mia musica nei festival e nei club”, spiega Techneck.
“Ci stavo riuscendo e avevo già diverse date fissate tra cui una all’immenso Nature, in Germania… quando purtroppo la pandemia ha preso il sopravvento. Ma l’obiettivo è sempre più vicino!”.
Come hai iniziato a fare il dj e a produrre musica?
Ho iniziato a suonare la batteria quando avevo solo 4 anni e gli strumenti musicali, tutti, mi ha sempre interessato.
Nel 2016 ho iniziato ad interessarmi di apparecchiature per dj, fino ad acquistare un set Nexus Pioneer e poi pubblicare i miei dj set su Mixcloud and SoundCloud.
Mio figlio e mia moglie mi hanno aiutato a creare un logo.
Sono partito così, per poi arrivare alla produzione nel 2019. Al mio primo singolo “Give me a Bassline” si dimostrarono interessate tante label, ma il mio cuore battè subito forte per Jaywork.
Give me a Bassline
E’ fantastico poter vedere oggi dei video su Tik Tok in cui qualcuno utilizza la mia musica! E’ uscito da poco il mio secondo EP techno, che sta andando molto bene.
C’è un pezzo che ho chiamato “Trap”, perché mette insieme alcuni elementi della techno con il rap.
Usi molto i radioshow per promuovere la tua musica?
In realtà sono proprio le radio ad essersi interessate, nel tempo, alla mia musica.
E così oggi realizzo mix di musica techno e tech house ogni venerdì, sabato e domenica.
Non faccio solo questo però: ho già suonato come dj guest a Las Vegas, in Gran Bretagna, in Canada, in Croazia, in Germania ed in altri paesi, oltre ovviamente che in Olanda.
Per colpa della pandemia a lungo non siamo riusciti a far altro che farci ascoltare su YouTube e altrove online, ho solo cercato di farlo bene.
Intervista a Techneck, talento olandese tra techno e tech house
No Regular – Techneck Remix
Che brani hai pubblicato in questo periodo con Jaywork Music Group?
Sono anni che collaboro con questa label in cui credo molto.
Recentemente ho remixato “No regular” di Ricky Fobis. (Beatport Link)
Il remix è uscito su D-Side e in diverse importanti selezioni techno sui dj shop internazionali
Il 29 ottobre 2021 esce invece “Heal Me Up”, un mio brano su Ritmika. Questo brano deep techno, l’ho prodotto quando mia moglie è stata operata in ospedale.
Entro l’anno uscirà anche “Kill The Virus”, un brano ovviamente dedicato alla pandemia.
Techneck – Heal Me Up
Ci segnali qualche nuovo talento del mixer che ti regala emozioni?
In ambito techno, il mio dj producer preferito è Egbert, che è olandese.
Per quel che riguarda la tech house è invece Alexic Rod.
Mi piace molto anche Chelina Manuhutu (legata alla scena ibizenca, sta crescendo moltissimo a livello internazionale proprio in questo periodo, NDR).
Intervista a Techneck, talento olandese tra techno e tech house
Che consiglio daresti ai ragazzi che sognano di diventare dj e producers?
Se davvero vuoi diventare dj producer, l’unico consiglio che darei è: segui il tuo sogno e non mollare mai.
La musica è fatta per metterci in connessione, crea amore e non guerre. Chi ha voglia di entrare in contatto con me mi trova qui: https://linktr.ee/Techneck
E tu, che obiettivi hai?
E’ far sentire forte la mia musica, anche nei festival.
Ho già suonato in tanti paesi del mondo ma l’obiettivo era quello.
Ci stavo riuscendo e avevo già diverse date fissate tra cui una all’immenso Nature, in Germania, quando purtroppo la pandemia ha preso il sopravvento.
Lorenzo Tiezzi intervista Diego Broggio per AllaDiscoteca
Diego Broggio: dai DB Boulevard a Jaywork – Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Diego Broggio, uno dei più storici dj italiani. Dietro al successo assoluto di progetti come DB Boulevard, che con “Point of View” (2001) hanno fatto emozionare e ballare mezzo mondo, c’è anche lui. Anzi è ovvio che ci sia soprattutto lui, perché DB sta per Diego Broggio.
Diego Broggio
“Point of View”, come “L’Amour Toujours” di Gigi D’Agostino e pochissimi altri brani prodotti in Italia negli anni ’90 e 2000, non è un pezzo del passato che ci piace ricordare nelle serate “remember”. E’ un capolavoro, una (piccola o grande, a ognuno il suo parere) poesia.
E le poesie sono quelle che cose che rimarranno per sempre, come i Daft Punk, come certi pezzi di Moby, come i classici pop dance. Chi scrive ricorderà per sempre le serate al Rebecca di Castelli Calepio (BG) quando il dj di turno metteva quel pezzo magico. Spesso era Paolo Noise, che era bruttino come oggi ma era già bravo. Perché la musica quando è così è magica, non invecchia. Resta.
Senza la minima polemica, non credo di sapere canticchiare nessuna delle hit di Martin Garrix, mentre “Point of View” me la ricordo benissimo, così come le hit di Guetta, dei Daft Punk…. E per me, proprio come “L’Amour Toujours”, “Point of View” è un eterno finale. Sarà per sempre nel mio cuore.
Ma torniamo al punto. Nel passato di Diego Broggio, un vero professionista della musica, uno che oggi parla soprattutto di musica e del futuro della musica e non di sé (come tutti i grandi che ho avuto la fortuna di intervistare, Sven Vath per primo) c’è anche tanto altro.
Diego Broggio
Ad esempio, nel passato di Diego Broggio c’è una società con lui ha gestito a lungo discoteche, soprattutto nel suo Veneto. “Conosco Luca Peruzzi, che per un bel po’ di tempo è stato dj resident di uno dei nostri locali da una vita e che oggi gestisce Jaywork Music Group“, racconta Diego. “Quando mi ha chiesto di dargli una mano come A&R e non solo soprattutto per una delle label, Streetlab, ho detto di sì molto volentieri. Perché proprio oggi che tutti mollano, mi piace supportare qualcuno che invece continua”.
Diego Broggio: dai DB Boulevard a Jaywork
Hai già qualche nuovo progetto in cantiere?
“Sì credo di avere per le mani qualcosa di molto immediato e di qualità. Abbiamo due pezzi in uscita e altri in lavorazione… Invece di poter ‘piazzare’ i brani alle varie label, è bello potersi concentrare su qualcosa che sia anche mio. Credo che la musica di successo sia soprattutto un lavoro collettivo.
Diego Broggio – Castaman – Freaking Weekend
Non sei quindi rimasto con le mani in mano in questo periodo?
No. La musica è sempre stata nelle mie giornate. Negli ultimi anni il modo di produrre musica è cambiato perché sono finiti i soldi. Mi spiego: troppi progetti, anni fa, si sono dovuti fermare per problemi di diritti e litigi: Catherine dei Black Box, Moony, Davoli, etc. Un certo tipo di dance, quella che andava prima in discoteca e poi in radio, è finito… per questo tutti si sono messi a fare tracce, che, pur belle, raramente possono combattere con quelle di Guetta & company. In Italia già ci sono pochi artisti, poi ci mangiamo tra di noi… Il movimento techno è un po’ diverso, forse, ma fenomeni tipo Gala o Spiller non ci saranno mai più. Anzi, l’ultimo con DB Boulevard sono stato io.
Che periodo era?
Musicalmente tra anni 90 ed inizio anni 2000 c’erano grandi possibilità, ma c’erano contratti capestro, invidie, bugie. Oggi è cambiato tutto, al punto di vista musicale, grazie all’EDM e a fenomeno mondiali come Avicii…
E forse le sonorità pop dance, le vostre, sono diventate patrimonio di artisti che fino ai primi anni 2000 facevano tutt’altro. Negli anni ’90, la serie A della musica era il pop rock, in radio passavano i Nirvana.
Oggi invece Purple Disco Machine o Guetta sono ‘entrati’ nel vostro territorio, quello dei dj italiani che ovviamente si sono trovati in difficoltà.
E certe sonorità dance sono ormai del tutto pop, che so quelle de La Rappresentante di Lista.
Sì, in tanti sono buttati nel nostro mondo, quello della musica elettronica. E molti sono bravissimi.
Madame, che è veneta come me è fantastica. Va messa nella categoria di quelli bravi, ma bravi proprio.
Ed è un progetto curato da Caterina Caselli, una delle poche veri discografici italiani, che ha cresciuto Madame come fosse un brand di nicchia o una popstar internazionale.
Ecco, spero, pian piano con Luca Peruzzi e Jaywork di creare una realtà collettiva che possa aiutare a trovare talenti di questo tipo. Ricevo un sacco di demo, alcuni di qualità… ma non riesco a fare tutto da solo. Gli artisti giovani spesso sono arroganti e fanno anche bene. Gestirli non è facile. Solo insieme possiamo provare a costruire qualcosa. Quando ho avuto successo come DB Boulevard non c’erano i social e non sono diventato una popstar… oggi è tutto diverso, ma non più facile.
La musica oggi è molto “plastificata”, molto ben arrangiata, ma l’anima degli artisti si sente poco…
E’ vero. Un mio amico qualche anno fa curava le versioni più tirate dei miei brani. Era Sam Paganini, che oggi è diventato un dj techno molto importante… proprio perché è riuscito a far sentire la sua anima nella sua musica. Cocoon, su cui uscirono i suoi primi brani importanti, si occupa anche di booking.
Ed è proprio questo che ha fatto la differenza, perché la musica da sola non basta. Ci vuole anche tutto il resto.
Dopo tutti questi anni nella musica, hai capito come nasce un successo musicale?
Per creare un successo vogliono più persone, tutte insieme, unite in un progetto comune in cui non ci siano invidie ma una visione comune. Ognuna parla con la sua anima ad un certo tipo di persone. Facendo A + B non succede niente, ma facendo A + C, chissà…
E come dicevo, c’è sempre il lato management / editoriale che conta moltissimo.
Da soli non si costruisce niente.
Questa pandemia ci ha aiutato a capirlo?
Non credo. Mi sembra appunto che stiano mollando in tanti perché non girano più soldi. Ma c’è anche chi rilancia. “Groovejet” di Spiller, master ed edizioni, se la sta comprando Simon Dunmore di Defected. A loro servirà per andare avanti con i loro progetti tra cui Glitterbox.
Già Defected. Nei primi anni 2000 mi dicevano che era vecchia. Ma loro sono ancora lì. Anche con i loro party, in cui coinvolgono dj come Purple Disco Machine, che non è mica British… forse l’idea del gruppo è davvero vincente. E qui in Italia non l’abbiamo mai voluta mettere in campo.
Ad esempio, non c’era certo tutto questo “gruppo” in Media Records, dove ogni artista lavorava per sé. E non mi sembra di vederla in tante realtà italiane del clubbing o della discografia. E’ un problema.
Abbiamo bisogno di metterci insieme, come sanno fare certe realtà estere.
Faccio un esempio concreto.
La prima bozza di “Point of View” la creò un ragazzo che suonava in un gruppo punk. Mettendo insieme un certo groove, le chitarre… creammo un brano che piaceva alla ragazze perché un po’ malinconico.
Tutto nacque, come sempre nella musica, da un gruppo di persone che stava bene e si voleva bene. La musica di successo nasce sempre così…
Il mio obiettivo, in questa nuova avventura con Jaywork è creare un’atmosfera di questo tipo.
Ma devi fare molta attenzione, infatti l’utilizzo di sample pack rende le tue produzioni sicuramente MENO ORIGINALI.
Giusto allora capire i Sample Pack come utilizzarli in modo corretto per creare tracce professionali in poco tempo.
Splice
Alcuni consigli per personalizzare i Loop e i Sample acquistati.
Primo Consiglio – Scomponi i Loop
Dividi i loop che hai scelto in sezioni, scomponi i loop e rimontali, puoi cambiare i groove, puoi cambiare la posizione delle singole note per avere melodie originali.
Secondo Consiglio – Personalizza con gli Effetti
Utilizza gli effetti per personalizzare al massimo i tuoi sample. Riverberi, Phaser, Chorus e Delay ti permetteranno di rendere irriconoscibile il loop di partenza o almeno renderlo unico.
Terzo Consiglio – Sovrapponi più Suoni
Sovrapponi più suoni, questa tecnica chiamata Layering ti permetterà di utilizzare la banca dati acquistata ma aggiungere e sovrapporre suoni diversi che fanno la stessa melodia creerà una maggiore profondità al suono personalizzandolo ulteriormente.
Quarto consiglio – Utilizza il Pitch
Questo vale soprattutto per le voci e i sample vocali, gioca con il Pitch e cambia totalmente la voce rendendola originale.
A questo punto avrai capito che utilizzare Sample Pack senza modificare suoni e melodie dei loop scelti ti porterebbe a creare una traccia che probabilmente hanno già messo sul mercato in modo molto simile alla tua chissà quante altre volte.
Sample Pack
Utilizza Shazam
Per questo, appena hai una idea dei suoni che faranno la parte portante del tuo brano devi Shazammare subito la parte che hai assemblato per capire se è già stata pubblicata in modo da non fare un lavoro per niente.
Il rischio è proprio quello di accorgersi dopo aver finito la traccia che è completamente uguale ad altre 10 già presenti sui Digital Stores.
Controlla le licenze d’uso
Passiamo alla parte contrattuale, ogni Società che mette in vendita i propri Sample Pack ha un contratto di utilizzo, devi leggerlo attentamente.
Alcuni contratti ti permettono di utilizzare i sample in modo “privato” per i tuoi mashup e non puoi invece inserirli in brani che poi metterai in vendita.
In caso di contratto con una label ricordati di allegare sempre la licenza di uso dei sample / loop utilizzati nel brano.
Sampler 2
Se non lo hai fatto leggiti il nostro articolo dedicato ai contratti.
per concludere, oggi ignorare i Sample Pack per un produttore è diventato impossibile, questi strumenti sono utili a tutti indipendentemente dal genere musicale in cui ci si muove.
Ricordati che l’uso di questi sample non significa solamente trascinare ed aggiungere suoni e fare una traccia copia e incolla.
Devi usarli come punto di partenza per farti ispirare e aumentare la tua creatività.
Segui il nostro Blog per chiarirti le idee sul mondo della Produzione Musicale.
In questo articolo del Blog voglio parlarvi della promozione dei brani con Groover.
Sicuramente molti di voi non hanno mai sentito parlare di questa piattaforma nata in Francia e precisamente a Parigi nel 2018.
Groover nasce da un idea molto semplice, mettere in contatto diretto Artisti che vogliono far conoscere la propria musica con Media di Comunicazione, Stazioni Radio, Case Discografiche e curatori di Playlist varie.
L’esigenza nasce dal fatto che ormai le email degli addetti ai lavori traboccano di demo da ascoltare, il che mette nella condizione i vari A&R di non differenziare Artisti e prodotti di livello da tutto il “rumore di fondo” creato da invii Spam da parte di pseudo-produttori che intasano il mercato.
Ma capiamo come fare La promozione dei brani con Groover
Il sistema è molto semplice e assicura un feedback adeguato alla traccia proposta.
L’artista invia un suo brano. Ad una selezione di media, etichette e radio di sua scelta per € 2 a contatto (che verranno incassati solo a Feedback ricevuto).
Gli Addetti ai lavori ascoltano. Hanno 7 giorni per fornire un feedback scritto e decidere se il brano può essere interessante per la propria Label o per la Radio / Playlist.
Copertura facilitata. I media e le etichette riscoprono l’entusiasmo di ascoltare nuova musica, svuotare la loro casella di posta ed essere pagati per la loro attività di ricerca musicale.
Infatti solamente dopo aver inviato un Feedback adeguato l’A&R riceve 1 Euro da Groover.
Email di Groover a Jaywork
Parliamo veramente di pochi spiccioli sia per chi promuove che per chi ascolta, ma vi assicuro che la promozione fatta in questo modo rende responsabile l’Artista che invia solamente i prodotti di cui è veramente convinto.
Infatti nelle caselle di posta elettronica ormai troviamo di tutto, sembra diventata una sorta di discarica musicale.
La promozione dei brani su Groover va direttamente ad oltre 1000 curatori musicali attivi sia in Italia che in altri paesi, tu puoi scegliere accuratamente a chi inviare la tua traccia.
I Produttori e i musicisti hanno la possibilità di mostrare il loro talento e connettersi con centinaia di professionisti ed influencers nella vita reale.
Un nuovo modo per proporre e promuovere la tua musica
Jaywork ha da circa un anno aderito a Groover ricevendo molti brani ed iniziando collaborazioni con numerosi artisti internazionali. Il mio consiglio a questo punto è di non perdere tempo inviando email alla cieca, iscriviti a Groover ed inizia a contattare i professionisti della musica. Prima di concludere ti consigliamo di iscriverti subito alla nostra Newsletter per ricevere le nostre tracce in anteprima e tanti consigli sulla produzione e promozione della tua musica.
Fare le dirette su Twitch, capiamo perché è ora di iniziare
Il perché fare le dirette su Twitch è facilmente intuibile. Per i DJ Producers e i musicisti di ogni tipo sia stato un anno di grandi cambiamenti lo abbiamo capito molto bene.
Questi cambiamenti ci hanno portato a diventare ancora più Social (anche se non tutti lo hanno fatto volentieri) per non perdere il contatto con i propri seguaci ma anche per cercare di allargare la fanbase in questo momento di confusione.
Twitch è la nuova TV
Per un periodo abbiamo assistito a dirette musicali improvvisate dalle stanzette su Facebook e Instagram ma queste hanno lasciato spazio a situazioni sempre più professionali e di alto livello perché Abbiamo capito che i Social “classici” non bastano più per condividere il proprio lavoro artistico.
Sono nati un sacco di canali molto interessanti e una realtà sopra tutte in Italia sicuramente è quella della “La Musica Non Si Ferma” dove potete ascoltare e vedere tantissimi DJ Producers Italiani che partecipano a dei Live condotti in maniera super spettacolare.
Twitch – La Musica non si ferma
Per questo molti di voi si stanno chiedendo se non è il caso di sbarcare su Twitch per fare delle dirette e per cominciare a capire come si può rimanere “vivi” artisticamente in questo periodo.
Fare le dirette su Twitch, capiamo perché è ora di iniziare.
Partiamo dal fatto che le dirette su Twitch o su YouTube sono da tempo presenti e per prima cosa si tratta di capire che tipo di contenuti condividere.
Queste piattaforme infatti possono essere usate per contenuti musicali (originali) ma anche per contenuti istruttivi come i tutorial.
Per crearsi una buona base di follower il condividere, con dei veri e propri tutorial gratuiti, la propria esperienza aiuta tantissimo. Per fare un esempio, se voi siete bravi a fare mastering e volete crearvi dei fan, potete fare una sessione di mastering in diretta spiegando l’uso dei plugin che utilizzate di solito e come li usate.. magari snocciolando anche qualche segreto.
Twitch – Il Canale Jaywork
Oppure potete interagire con chi vi sta guardando per la creazione di un brano in diretta.
Sono veramente tantissime le cose che potete fare durante le vostre dirette e creare un appuntamento fisso quotidiano o settimanale crea veramente tanta interazione con il vostro pubblico.
A quel punto, avendo raccolto i primi follower/fan potete pensare anche di fare delle session live o dei dj set live (chiaramente utilizzando solo del materiale di cui detenete i diritti oppure rischiate di vedervi bloccare il video).
Fare le dirette su Twitch e come iniziare
Per fare tutto questo avete bisogno di un software che vi permetta di fare una regia video in modo veloce e professionale e quello più utilizzato dagli streamer di tutto il mondo è OBS studio e lo trovate a questo link sia per Windows che per Mac.
Fare le dirette su Twitch con OBS Studio
Questo Software è veramente facile da imparare e permette di fare dirette inserendo la schermata del computer e la telecamera in maniera simultanea.
Potrete utilizzare anche telecamere esterne e grafiche di vario tipo in modo molto intuitivo e anche l’audio può essere gestito in modo professionale.
Tanti consigli sull’utilizzo di OBS Studio li potete trovare su questo canale YouTube di Andrea Ciraolo
Non dimenticate che Twitch nasce principalmente per ospitare i gamers e quindi la parte grafica ha una grandissima importanza
Per i consigli su come settare il vostro canale Twitch e come renderlo graficamente accattivante vi consiglio di seguire i consigli di questo canale YouTube di M89_GAMER.
Inoltre con l’ausilio di alcuni software potete andare in diretta in modo simultaneo su varie piattaforme, noi vi possiamo consigliare l’uso di Restream
Un software online che non dovete scaricare nel vostro computer e che gratuitamente invia alle piattaforme che scegliete il vostro segnale di OBS.
ReStream
Iniziare il prima possibile
Attenzione perché l’unico errore che si può fare in questo momento è quello di rimanere fermi pensando che il mondo non stia cambiando e che tutto torni ad essere come prima.
Non rinunciate al vostro sogno anche perché oggi la tecnologia ci da tantissime possibilità per sfogare arte e creatività.
In un momento di restrizioni come quello che stiamo vivendo e, sicuramente anche superato questo periodo, avrete bisogno di avere una fan base dalla quale ripartire e perché no, con la quale continuare a dialogare con i vari strumenti messi a disposizione dal web.
Per concludere questa veloce panoramica sul mondo dei Live, non dimenticate di dare un occhiata anche a Bandcamp , dove molti musicisti vendono i loro concerti e il loro merchandising riuscendo ad incassare cifre interessanti e di cui sicuramente parleremo nei prossimi giorni.
Quindi cominciate a darvi da fare , scegliete la piattaforma ed il linguaggio che più vi assomiglia e cominciate a condividere con tutti quello che sapete fare.
Ricordatevi che l’unico modo per non ottenere nulla è quello di non fare niente.
Date un occhiata a questo articolo che vi svela 10 Tool utilissimi per tutti voi
Fateci sapere se iniziate a fare delle dirette Twitch alla nostra email office@jaywork.com
Perché ormai lo abbiamo capito, per fare il musicista / produttore, Oggi non basta più occuparsi dello Studio di Registrazione e di tutti i plug-in che possono servire a fare dei bellissimi brani, ma oggi bisogna essere multitasking.
Bisogna saper lavorare le tracce , bisogna saper promuovere il proprio lavoro , bisogna occuparsi della grafica per i social ed anche diventare registi per le proprie storie.
Un vero lavoraccio insomma
In questo articolo voglio segnalarvi alcuni siti ed alcuni TOOL utili per il produttore e per il DJ, sicuramente troverete qualcosa che vi può semplificare il lavoro e vi può fare risparmiare del tempo.
Cominciamo da questo TOOL che può servire a chi abitualmente mette le mani su brani esistenti facendo Bootleg o MashUp, infatti con questo programma potrete dividere la parte musicale di un brano da quella vocale.
Ogni giorno perdete un sacco di tempo per aggiornare tutti i vostri social ? La soluzione è questo fantastico TOOL dal quale potete gestire il tutto da una sola piattaforma.
Inizialmente nato per i Videogiochi questo Social di nuova generazione comincia a prendere piede anche in altri ambiti e molti musicisti cominciano a fare i propri video in diretta anche qui.
Attenzione perché potrebbe essere molto interessante per espandere la Fan Base.
Dedicata ai DJ professionisti questa imperdibile APP
Potete iscrivervi gratuitamente ed inserire tutti i vostri dati le vostre foto e il vostro calendario delle serate, inoltre i link con i vostri social. potete mettervi in contatto con migliaia di dj iscritti facendo promozione direttamente sulla APP dei vostri lavori.
Sicuramente la maggior parte di voi conosce già questo sito dove si possono scaricare brani originali ma dove si possono trovare MashUp e Bootleg anche di brani appena usciti.
Ormai insostituibile punto di riferimento per tutti i DJ.
Per chi invece vuole espandere il proprio lavoro utilizzando Spotify, eccovi un sito molto interessante per mettersi in contatto con i curatori delle Playlist.
Vuoi creare una foto profilo perfetta per ogni social ?
Se volete avere la foto Profilo perfetta in ogni Social, eccovi il sito che fa per voi. Il Profile Pic Maker è pronto per aiutarvi ad avere una immagine adeguata in ogni situazione Digitale.
Se non avete ancora il vostro logo , il logo della vostra Band o del vostro Studio di registrazione potete usare questo sito, non potrà sostituire il lavoro di un grafico professionista ma per iniziare può andare bene, soprattutto se volete al momento investire il vostro budget in altro modo.
Concludiamo questa serie di 10 TOOL utili per il DJ – Produttore con una piattaforma, anche scaricabile sul vostro computer, che vi permette di creare delle presentazioni video e gif animate delle vostre copertine aggiungendo effetti e musica. Semplice da usare ma molto utile.
In questo articolo vorrei chiarire alcuni aspetti su come usare
Spotify Artist ma non solo
Non parleremo solo di come usare Spotify Artist, infatti abbiamo in gioco altri supporti indispensabili per la figura dell’artista.
Parleremo anche di Apple Music e Amazon Artist che sono solamente alcuni dei competitor di Spotify.
Ma andiamo nel dettaglio a scoprire come poterci muovere in modo corretto su questi supporti.
Partiamo dal più importante
Incominciamo dal presupposto che abbiate già un vostro account (a pagamento o gratuito) su Spotify, con quell’account dovete iscrivervi a Spotify Artist tramite questo link: https://artists.spotify.com
Una volta loggiati all’interno potrete richiedere la paternità del vostro nome artista presente su Spotify.
Dovrete copiare il Link Artista presente nella pagina (cliccate nei 3 puntini e andate su Condividi) e inserirlo nella barra per la richiesta di gestione.
Come Usare Spotify Artist
Una volta fatto questo vi verranno chieste alcune cose:
Se siete l’Artista oppure il discografico o il manager (selezionate il vostro ruolo). Poi vi verranno richiesti i vostri account Social, il vostro sito (se ne avete uno) e tutte le cose che possono servire per confermare il fatto che siate realmente voi l’artista o il manager di quel profilo. Dopo alcuni giorni (solitamente 3/4) vi arriverà una email dicendovi se la richiesta è stata accettata oppure se servono altri chiarimenti.
Come Usare Spotify Artist
Fatta questa procedura iniziale potrete incominciare ad utilizzare il vostro profilo artista , inserendo foto, bio ed eventualmente altre informazioni interessanti per i vostri fan (concerti, serate, live Social etc etc.). In tempo reale potrete controllare i vostri streaming, capire da dove arrivano e in quali Playlist è stato inserito il vostro brano.
Molto Importante:
Nel caso abbiate qualche errore da far correggere da Spotify per vostri brani caricati su altri profili oppure per unire varie pagine artista sempre con il vostro nome che sono state erroneamente create nel tempo.
DOVRETE SEMPRE UTILIZZARE QUESTA INTERFACCIA
Infatti Spotify preferisce confrontarsi direttamente con chi gestisce la pagina Artista in questione.
Un cosa utilissima di Spotify Artist è la possibilità di segnalare ai creatori di Playlist di Spotify il vostro brano in anticipo sull’uscita, specificandone alcune caratteristiche importanti per le loro Playlist.
Come Usare Spotify Artist
C’è anche la possibilità tramite Canvas di inserire un mini video di 4/8 Secondi. Se invece site una Label o un Manager e gestite vari artisti differenti, da Spotify Artist potete gestirli tutti assieme, chiaramente richiedendone il diritto con la procedura segnalata in precedenza. Ma il percorso non si esaurisce qui, infatti non basta sistemare la propria pagina artista su Spotify, abbiamo anche Apple Music e Amazon Artist con i quali il procedimento è molto simile.
Apple Music Artist
Vi lascio i link per poter accedere a questi servizi.
La possibilità di collegare il vostro canale Twitch a Amazon Artist e in questo modo ai vostri live su Twitch potete inserire la possibilità di scaricare o ascoltare la vostra musica direttamente.
Apple Music invece vi tiene aggiornati anche sul numero di volte che un vostro brano viene Shazammato.
Come potete capire ormai è indispensabile utilizzare questi profili in modo corretto per ottimizzare il proprio lavoro con la musica e per cercare di capire al meglio il mercato e chi sono i vostri fan.
Vista la confusione che si sta creando attorno a questi nuovi sistemi e vista la quantità di richieste di assistenza che quotidianamente ci arrivano in Jaywork , questo sarà un argomento che andremo sicuramente a riprendere prossimamente entrando nel dettaglio delle problematiche riscontrate in base alle vostre domande.
Se vi interessano questi argomenti seguite il nostro BLOG sempre aggiornato e pieno di cose interessanti per chi vuole vivere di musica.
Se avete dei dubbi o delle richieste particolari su questa materia scrivete alla nostra email office@jaywork.com
5 Domande a Gianni Parrini DJ – Gli Inizi, la carriera e il presente. Conosciamo meglio una delle icone della Night Life Italiana.
Gianni Parrini DJ
Quando hai capito per la prima volta che la musica era nel tuo destino?
Da bambino vivevo in Sicilia nel paese di Prizzi (provincia di Palermo), mi ricordo che quando avevo 6 anni, nel 1963, mio padre di ritorno dal suo viaggio dalla Germania mi portò un 45 Giri di Trini Lopez “I Had A Hammer”.
E’ stato in quell’ occasione che per la prima volta ho sentito suonare la musica dal giradischi che avevamo a casa.
Ho ancora la foto. Quando l’ascoltai, sentii un’energia che mi ha pervaso tutto il corpo come se fosse una scossa elettrica.
A distanza di anni ho capito perché ho amato così tanto la musica, il mio corpo ha riconosciuto l’essenza vibrazionale della mia anima.
La musica mi ha accompagnato per tutto il resto della vita fino ad arrivare a 63 anni.
Oggi posso dire che in questi 41 anni di carriera come DJ professionista con le tante serate all’attivo, che la musica è stata la missione della mia vita qui sul pianeta Terra.
5 Domande a Gianni Parrini DJ
Quando hai capito per la prima volta che saresti diventato un DJ?
Quando avevo 15 anni, la gioia più grande era quella di giocare a calcio con i miei amici nella piazzetta in cui ci ritrovavamo tutti i giorni.
Una domenica pomeriggio durante la primavera del 1973, arrivarono 2 miei amici vestiti come John Travolta, tutti tirati, fighissimi, con capelli super cotonati, pantaloni ad alta vita e stivaletto con il tacco, li guardo e gli chiedo, ma come siete vestiti? E loro mi risposero noi andiamo in discoteca.
Io gli ho chiesto cos’è una discoteca? E loro “dove si balla la musica”.
In quel momento ho sentito fortissimo dentro di me il desiderio di andare a vedere dove si ballava la musica.
La settimana successiva di domenica pomeriggio mi presentai davanti la discoteca “Il Punto” bellissimo Club storico di Torino, mi misi in coda e quando arrivai davanti alla porta il Selector mi disse: ” tu non puoi entrare, sei troppo piccolo”.
Non sono andato via e sono rimasto lì per 2 ore davanti ad aspettare i miei amici, ma ad un certo punto il Selector si fece dare il cambio e quello che arrivò dopo mi chiese cosa facessi lì fuori e io gli risposi di voler entrare, lui mi apri la porta dicendomi:” prego vai pure”.
Quel momento per me è stato indimenticabile, ancora oggi lo ricordo con tanta emozione. Entro in questo tunnel di scalini seguo le luci, scendo e alla fine della scalinata, si apre davanti ai miei occhi uno spettacolo fantastico, luci colorate, musica bellissima con ragazzi e ragazze che ballavano in pista.
Ricordo come se fosse un orgasmo il disco che stavo ascoltando in quel momento, era un 45 giri di Van Mac Coy, sono rimasto attaccato al muro ad ascoltare per la prima volta una selezione musicale di disco-music anni 70′, ero in estasi e a un certo punto sono andato a vedere da dove arrivava la musica.
Fino ad allora per me la musica era solo la Radio, Tv e Jukebox, mi avvicino alla consolle vedo un ragazzo che faceva girare i 45 giri miscelandoli e sfumandoli tra di loro.
Ho cominciato a fissarlo e guardarlo per un’ora e alla fine mi sono detto, “io voglio fare quello” non sapendo neanche che si chiamasse DJ.
Quello è stato il primo momento in cui compresi che avrei fatto il Dj nella mia vita.
5 Domande a Gianni Parrini DJ
Quando hai compreso per la prima volta che eri in grado di fare il Dj come professione e di avere la capacità di far ballare tante persone sulla pista da ballo?
Inizialmente la mia passione in Discoteca fu il ballo, un amore sfrenato per la danza.
Pensavo di diventare un ballerino professionista vista la mia vocazione e la mia passione.
Oggi affermo, che l’esperienza della danza mi ha fatto comprendere il segreto di come far ballare le persone in pista. Per 7 anni di fila, 5 giorni la settimana andai a ballare nella discoteca il Punto che nel frattempo era diventato il luogo dove vivevo i miei sogni.
Nel 1979 mi trasferii nella Riviera Adriatica, a Gabicce Mare, il mio amico proprietario della discoteca il Punto Massimo Bersano, divenne proprietario della Baia Degli Angeli e mi chiese di seguirlo in Romagna.
Con entusiasmo mi trasferii con la famiglia in quella bellissima avventura.
Alla Baia Degli Angeli conobbi Dj Mozart, il quale mi ispirò tantissimo nella mia formazione di Dj e scoprii anche tanti generi musicali incredibili;
Da lui imparai anche l’arte di creare l’onda alchemica del Dj Set e imparai la tecnica di mixaggio.
Fu un vero maestro per i miei occhi, per le mie orecchie e per il mio cuore. Quella scuola da Dj che appresi, l’ho poi sperimentata per la prima volta nel 1981 all’inaugurazione del primo Cellophane;
per sei mesi ho mixato ed ho fatto ballare per la prima volta migliaia di persone in quella stagione estiva, e proprio lì, in quell’istante realizzai che il Dj era l’unico lavoro che volevo fare. D
a lì iniziò la mia carriera come professionista e fu il trampolino di lancio nel mondo della notte. Poi proseguì nel 1982 alla Discoteca Vallechiara di Riccione, nel 1983 alla Discoteca “Geo“ di San Mauro Pascoli di proprietà dell’altro Mondo Studios.
Questa fase della mia carriera è stata molto importante. Feci esperienza suonando musica commerciale, ai tempi i gestori di quelle discoteche dove lavoravo non mi permettevano di sperimentare nuovi generi musicali.
Ma la svolta della mia carriera stava per arrivare.
5 Domande a Gianni Parrini DJ
Quando hai avuto inizialmente la possibilità di diventare un dj di successo e di avere un seguito di Fans per il genere di musica di tendenza che proponevi?
L’anno che mi ha visto diventare un dj di successo è stato il 1984.
L’anno in cui diventai Dj Resident della Discoteca cult di Cattolica, L’INSOMNIA, fantastica, innovativa e di forte tendenza sia musicale sia nella moda, un meraviglioso laboratorio di artisti di ogni genere.
In quegli anni era la top dei club alternativi e modaioli.
Per me è stato l’apoteosi della sperimentazione creativa, potevo suonare ogni genere musicale e la gente mi seguiva in pista ad ogni mia ispirazione creativa, suonavo musica elettronica degli anni 80 e altri generi musicali molto diversi tra di loro, ma sapevo sapientemente miscelarli tra di loro in una alchimia magica.
E? stato fantastico mixare in quel periodo, ho fatto diventare la musica di tendenza un prodotto seguito come la musica commerciale, un successo enorme per me che nell’arco di due anni mi ha fatto diventare il DJ più conosciuto e seguito nelle regioni della Adriatic Coast, la Romagna e le Marche.
Per me il decennio degli anni ‘80 sono Stati anni in cui ho fatto un grande salto di qualità nella mia carriera di Dj, ero molto seguito anche allora e avevo già tanti fans che mi seguivano e amavano ciò che creavo mixando.
I migliori Club dell’epoca che mi hanno visto assoluto protagonista sono stati, nel 1984/85 L’INSOMNIA a Cattolica, nell’estate del 1985 LILLI MARLEEN a Misano Adriatico, nel 1986 RIPADISCOSCESA di Rimini, nel 1986 il BARCELLONA a Rimini, nel 1987 il COTTON Club di Cervia, il VELENO a Cairano San Marco (Treviso) nel 1988 la BAIA IMPERIALE di Gabicce Mare, nel 1989 il PARADISO Club di Rimini, e il CAP CREUS di Imola.
In questo decennio dagli anni 80 agli inizi degli anni 90 ho avuto la possibilità di potermi esprimere a grandi livelli, ma ancora non ero famoso a livello nazionale, ma qualcosa di assolutamente fantastico stava arrivando per me e la mia carriera ancora in forte ascesa.
5 Domande a Gianni Parrini DJ
Come hai fatto a diventare una icona nel mondo della notte delle discoteche italiane e come sei riuscito a diventare un famoso dj internazionale?
L’anno 1990 è sicuramente stato l’anno della mia consacrazione come Dj famoso in italia e all’estero, sopratutto in Svizzera.
La svolta è arrivata quando un mio carissimo amico Davide Nicolò direttore artistico mi propose di diventare Dj Resident di una nuova discoteca nella collina di Riccione, Il Cocorico.
La Piramide.
Cocoricò – La Piramide
Era da diverso tempo che desideravo ritornare a lavorare nella collina di Riccione, sentivo che stava per accadere qualcosa di molto importante per me e ci stavo lavorando energicamente.
Quella proposta arrivò come un grande dono per me, in quel momento tutto si incastrò perfettamente. Ero nel posto giusto, nel momento giusto della mia carriera, una coincidenza astrale molto importante.
Si manifestò per portare a compimento il mio destino, potevo finalmente esprimere al massimo tutte le mie capacità artistiche ed il mio talento come Dj.
E cosi è nata la mia leggenda che mi ha fatto conoscere come uno dei Dj pionieri e più acclamati dalla scena italiana e internazionale.
Il Cocorico, discoteca fantastica, la quale mi ha permesso di esprimere e creare con il mio talento una proposta musicale basata sulla mia conoscenza musicale che iniziai ad acquisire nel 1973 con generi musicali come la Disco Music 70/80/90, il Funky, L’Afro, la Tribal e la prima Musica Elettronica anni 70/80/90, la New Vawe, la New Beat.
Al Cocorico mixavo dj set di 6/7 ore di seguito, creando alchimie musicali incredibili; conservo ancora i Master di quei dj Set memorabili, perle di rara bellezza musicale.
Tutta questa notorietà mi portò ad avere tantissime richieste, per circa un decennio mixai in 250 serate all’anno, viaggiando in lungo e in largo tra l’italia e la Svizzera.
Sono state le due nazioni che mi hanno accolto con tanta riconoscenza, amore e immensa amicizia e tutto questo mi ha poi permesso di suonare ovunque.
Ho avuto la possibilità di suonare anche in Francia, Germania, Austria, Lussemburgo, Marocco, India, un Tour infinito di serate memorabili dove ho mixato musica fantastica, portato gioia e felicità nei tantissimi cuori di chi veniva ad ascoltarmi per ballare e divertirsi con la mia creatività.
Oggi posso dire che il decennio che va dal 1990 al 2000 è stato per me la massima espressione di tutto quello che volevo vivere e sperimentare con la musica.
Dal 1990 in poi i miei dj set musicali erano composti da generi Elettronici Melodici come la Dream, la House, la Techno, la Trance e la Progressive; questa alchimia di generi musicali miscelati tra di loro mi permettevano di creare un mio genere musicale ben definito che mi ha caratterizzato con certe sonorità che amo definire come genere, la Dream Music (Musica Sognante), questo termine, ad esempio, l’ho coniato nel 1993, quando uscì il mio primo album “I LOVE THE DREAM PROJECT”.
In onore all’amore potevo esprimere attraverso la musica che suonavo.
Questo genere conteneva in sé una magia musicale, le potenti ritmiche elettroniche con la magia sognante delle melodie poetiche creavano nei danzatori una vibrazione di gioia e felicità che portava in uno stato straordinario di estasi divina.
E con questo voglio dire che oltre alla capacità tecniche come dj, oltre alla selezione musicale, oltre all’esperienza che un dj deve avere per suonare e far ballare le persone in pista, sono andato oltre.
Con il mio intuito sono riuscito a connettermi alla vibrazione della mia anima per portare le giuste sonorità che permettevano di ricreare quella magia musicale.
Questa spiegazione che ho raccontato è la parte segreta del mio grande successo come Dj, le persone che vanno in discoteca hanno bisogno di essere felici, estatici, di dimenticare la mente condizionata dal caos delle false informazioni e dalle illusioni di questa società umana.
Ho saputo cogliere questo aspetto nella musica e l’ho fatto diventare una fortissima energia di connessione tra me e i miei Fans. Siamo nel 2021 e, ancora oggi, i mie Fans si ricordano di tutte le emozioni che sapevo trasmettere nei miei dj set attraverso l’alchimia della Dream Music.
Ci Sono dei brani che mi rappresentano e che fanno parte della mia storia personale, del mondo della Dream/Trance/Techno/Progressive House e, sono produzioni create insieme ad amici artisti come Florian Fusato, Daniele Cimitan, Roland Brant, Leo Rosi, per citarne alcuni.
I titoli di queste perle musicali sono, Opera 12 /Remix, Cosmopolis, Poem Without Word, Love Devotion, Heroes, Take Me Away, White Blow, New Yearsday, Nuclear Sun (Remix 94). Nel 2013 ho fondato una nuova etichetta che si chiama 432hzparrinirecords che ha l’intento di promuovere nuovi singoli con la frequenza divina del 432hz; ora sono uscite due nuove produzioni a me molto care, dal titolo Fly (Mauro Gee & Claudio Tempesta Remix), What A Joy – Feat Veeresh (con 19 remix).
Ed eccomi arrivato ai giorni nostri, e qui mi fa enorme piacere citare l’amico carissimo Dj Sammy Love.
E’ grazie a lui che ho deciso di ritornare a produrre nuove produzioni musicali di New Dream Music con la sua etichetta discografica, La D SIDE.
Diciamo che non ci ha messo molto a coinvolgermi nel suo nuovo progetto di riportare in vita questo vecchio genere musicale della Dream Music.
Sammy sta continuando a riproporre quello che avevo fatto io in passato e sono molto felice di sostenerlo, e lo invito a dedicare il suo tempo creativo e quello manageriale nel far rivivere con le sue nuove produzioni quelle emozioni di magia che solo certe melodie magiche, poetiche, fiabesche sanno riportare nei cuori la connessione con il proprio essere divino Danzante.
Noi siamo fatti di Musica: la nostra vera e reale natura è la VIBRAZIONE.
Oggi ringrazio gli amici artisti che mi hanno permesso di uscire con le nuove produzioni con la D SIDE.
Ricky Galliano, con la musica paradisiaca di “CELESTIAL”, Gianni Ever King Dj con OUTLAND e PLANETS Of MELODIES (Bellissime tracce di Trance Melodica), Sammy Love con il Brano “MONDO” dove la bellissima voce di Lamuh ci ricorda di come aprire e sentire la voce della nostra Madre Terra.
Questo brano mi è molto piaciuto perché aiuta a ricordarci del rispetto e della Gratitudine che dobbiamo alla madre terra per l’esperienza della vita che noi stiamo vivendo ogni giorno.
E con questo ringrazio tutti gli amici che stanno leggendo queste mie parole, raccontando una parte della mia storia artistica come dj e produttore.
Seguitemi ancora, ho tanto ma tanto di meraviglioso da condividere attraverso la musica che l’esistenza ci permette di canalizzare e creare con le nostre idee musicali.